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Jay-Z, nome d'arte di Shawn Corey Carter (New York, 4 dicembre 1969), è un rapper, imprenditore e produttore discografico statunitense. Si fa notare per la presenza di metafore e di giochi di parole nei testi, per l'uso frequente del freestyle e per la fusione di rap di strada con influenze pop. È anche un attivo produttore di album hip hop ed r&b, essendo presidente delle etichette Def Jam, Roc-A-Fella Records e Roc Nation.[1]

È un personaggio di spicco dell'ambiente della costa Orientale: ha collaborato con importanti figure dell'hip hop che lo hanno portato ad una rapida ascesa. È anche noto per la lunga faida col rapper Nas, una delle più ricordate dal mondo artistico.[1]

La rivista americana Forbes ha classificato Jay-Z al secondo posto tra i cantanti più ricchi del mondo, con un patrimonio di circa 504 milioni di dollari. La stessa rivista ha inoltre eletto la coppia di coniugi Jay Z-Beyoncé la coppia artistica più ricca del mondo nel 2012, con un patrimonio complessivo che raggiunge quasi il miliardo di dollari statunitensi.[1]

In seguito all'uscita del suo nuovo album Magna Carta Holy Grail, Jay-Z si è recato nella contea inglese del Wiltshire per vedere dal vivo la Magna Charta Libertatum. l'incontro che venne definito commovente

Biografia

Primi anni

Cresciuto nel quartiere newyorkese di Bedford-Stuyvesant, ebbe un'infanzia difficile. A dodici anni a seguito dell'abbandono del padre Adnes Reeves, sparò al fratello maggiore e tossicodipendente Eric, ferendolo gravemente ad un braccio e mandandolo all'ospedale, esasperato dalla violenza e dall'ambiente malsano in cui crebbe.[1]

A seguito di quest'episodio, all'età di 13 anni, divenne spacciatore di droga e protagonista di vari episodi di violenza con rivali di quartiere e con la polizia, come affermato nella biografia autorizzata Empire State of Mind: How Jay-Z Went From Street Corner to Corner Office e dai numerosi riferimenti a questi episodi nei suoi testi musicali.[1]

Nel frattempo Carter frequentò senza successo prima la Eli Whitney High School di Brooklyn, insieme al futuro rapper AZ, fino a quando la scuola fu chiusa. In seguito frequentò l'istituto George Westinghouse Career and Technical Education High School a Downtown Brooklyn, con i futuri rappers Notorious B.I.G. e Busta Rhymes, infine la Trenton Central High School a Trenton, New Jersey, dove non riuscì a diplomarsi.[1]

Dopo averlo sentito rappare, sua madre gli regalò una radio portatile per il suo compleanno; in seguito iniziò a cimentarsi con il freestyle e a scrivere rime hip hop. All'inizio si faceva chiamare "Jazzy", e in seguito contrasse tale soprannome in Jay-Z, omaggio al suo collega Jaz-O (con cui collaborò in The Originators ed Hawaiian Sophie).[1]

Ad inizio carriera decise di produrre dischi tramite la propria etichetta Roc-A-Fella Records invece che su major. Il suo album d'esordio fu nel 1996 e si intitolò Reasonable Doubt, prodotto da DJ Premier e da DJ Clark Kent. Uno dei suoi brani fu eseguito insieme a Notorious B.I.G..[1]

Inzio dei successi

Nel 1997, dopo la firma con la Def Jam, Jay-Z divise con essa la co-produzione dei lavori successivi. Fu sotto tale co-produzione che uscì In My Lifetime, Vol.1, con Puff Daddy alla console e di maggior successo di vendite rispetto al debut album. Un anno dopo uscì Vol.2: Hard Knock Life, trainato dai singoli Hard Knock Life, Can I Get A... (eseguito insieme a Ja Rule) e Jigga What. Al 1999 risale la terza prova Vol.3: Life And Times Of Shawn Carter, che contiene una maggiore ispirazione pop rispetto ai due dischi precedenti. Il suo singolo più noto fu Big Pimpin', fu notevole è pure una collaborazione con l'allora semisconosciuto 50 Cent.[1]

Negli anni duemila

Intorno al 2000, Jay-Z iniziò a collaborare con Damon Dash per il lancio di nuovi musicisti (tra cui Beanie Sigel e Freeway), e cantò una delle tracce del compilation album The Dynasty: Roc La Familia.[1] L'11 settembre 2001 uscì The Blueprint, che debuttò al primo posto delle classifiche americane e vendette oltre 450.000 copie, malgrado la scarsa notorietà dovuta all'allora incombente attentato alle Torri Gemelle. Il disco si fa notare per una forte e geniale tendenza ad ibridare pop e hardcore rap, e per una collaborazione con Eminem intitolata Renegade.[1] Altri pezzi noti del disco sono Takeover, in cui Jay-Z se la prende con Prodigy dei Mobb Deep e con Nas, e Izzo (H.O.V.A.). Nas rispose agli insulti di Jay-Z con Ether, contenente anche offese implicite al rapper newyorkese da parte di 2Pac, e Carter per ripicca compose Super Ugly.[1]

Sesto album

Il sesto album da studio di Jay-Z si intitola The Blueprint 2: The Gift & The Curse, uscito nel 2002. 03 Bonnie & Clyde è cantata anche dall'attuale moglie del rapper, Beyoncè delle Destiny's Child. Un altro singolo è Excuse Me Miss. Nel 2002, oltre a varie collaborazioni con altri artisti, sfornà una canzone intitolata The Watcher 2 feat Dr.Dre & Rakim (ovvero un sequel di The Watcher contenuto nell'album 2001 di Dre).[1] Dopo un tour con 50 Cent, Busta Rhymes e Snoop Dogg, Jay-Z fa uscire nel 2003 il suo ultimo lavoro, The Black Album. Le sue canzoni più note sono Encore, Dirt Off Your Shoulder (prodotta da Timbaland), Change Clothes e la cover di 99 Problems dei Body Count (prodotta da Rick Rubin). Nel 2004 collaborò con Lenny Kravitz nel brano Storm (da Baptism).[1]

Nello stesso anno uscì The Grey Album, prodotto da DJ Danger Mouse e contenente remix dei brani del The Black Album di Jay-Z con quelli del White Album dei Beatles; tale lavoro ne ispirò altri simili come Collision Course, realizzato dallo stesso Jay-Z e dai Linkin Park, e The Double Black Album, prodotto da DJ Cheap Cologne e che ibrida l'ultimo lavoro di Carter con quello eponimo dei Metallica del 1991.[1] Il 25 novembre 2003, Jay-Z si è esibito al Madison Square Garden di New York. Il 22 maggio 2004 ha anche partecipato all'HFStival, insieme a The Cure, The Offspring, P.O.D., Cypress Hill, Papa Roach, Lostprophets.[1]

Galleria


Note

questa pagina è stata revisionata l'ultima volta il giorno 29-07-2021
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